Come coltivare i fagiolini

I fagiolini sono degli ortaggi che appartengono alla famiglia dei fagioli, ma, a differenza di questi, possono essere mangiati per intero, sia i semi sia il baccello. Sono quindi tecnicamente dei legumi – e in tal senso arricchiscono il terreno di azoto, migliorandolo – , anche se dal punto di vista nutrizionale sono più degli ortaggi.

Chiamati anche cornetti, ne esistono diverse varietà, in base a forma e colore, e possono essere nani oppure rampicanti, a seconda di quanto e come crescono. Vediamo ora come coltivarli:

Quando e dove coltivare i fagiolini

Il clima ideale per coltivare i fagiolini è mite e temperato. Prima di piantarli, dobbiamo essere sicuri che le temperature non vadano sotto i 10° C, ma che non siano nemmeno troppo elevate. L’ideale è piantarli in tarda primavera e poi proseguire a coltivarli in estate, finché non fa troppo caldo.

I fagiolini non sono particolarmente esigenti in fatto di terreno: basta che questo sia ben drenato e che sia stato concimato.

Differenze nella coltivazione tra fagiolino nano e rampicante

I fagiolini vanno piantati a una distanza di circa 10 cm l’uno dall’altro. Se sono nani, avranno una produzione minore rispetto ai rampicanti, che bisognerà sostenere durante la fase di crescita. Una rete tirata tra pali andrà benissimo. Necessitano entrambi di acqua in abbondanza, in particolare durante la fase di crescita e quella della fioritura.

Il fagiolino è pronto per essere raccolto quando il baccello è verde e tenero, altrimenti poi diviene troppo duro per essere consumato.

Afidi e lumache

I fagiolini sono particolarmente soggetti ad attacchi da parte di afidi e lumache. Per i primi, vi rimandiamo a questo articolo, come vi spieghiamo come combatterli in modo efficace. Per le seconde, si possono predisporre fondi di caffè, trappole alla birra oppure dei lumachicidi biologici.

In questo video vi parliamo dei fagiolini:

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