Trapianto dei pomodori: come scegliere le piantine

A volte per questioni di tempo, di spazio, di numeri, oppure perché si è alle prime armi, si decide non fare un semenziaio. Non c’è nulla di male, però allora dobbiamo essere molto bravi a scegliere le nostre piantine di pomodoro: infatti la giusta piantina sarà in grado di darci una buona produzione, mentre quella sbagliata sarà una delusione. Per questo abbiamo pensato a una guida rapida, per scegliere senza sbagliare le piantine di pomodoro da trapiantare!

I fiori e i frutti non ci piacciono (ancora)

Mai prendere una piantina di pomodoro da trapiantare che abbia già frutti e fiori – di fiori se ne possono concedere al massimo due – . Una piantina che ha già frutti e fiori vuol dire che sta impiegando le proprie energie nel farli nascere e non nel crescere e nel fortificarsi. Se la pianteremo in queste condizioni avremo una pianta che resterà piccola e produrrà poco. Quindi scegliete sempre piantine che non ne abbiano.

Ma se ci sono già? Nel caso sfortunato in cui abbiamo già delle piantine con fiori e frutti, quello che si può fare è toglierli e, dopo il trapianto, concimare la pianta. La produzione di pomodori risulterà rallentata di una ventina di giorni, ma in questo modo andremo a recuperare la pianta.

I getti più bassi

Questo non è necessario, perché ce ne si può occupare non appena si fa il trapianto, però una pianta a cui sono stati tolti i getti più bassi è segno di serietà del vivaio dove la stiamo acquistando. Eliminare questi getti è importante per evitare marciumi.

Un occhio alle radici

Le radici devono essere sempre chiare, biancastre, e mai scure: una pianta con le radici scure vuol dire che si sta abituando al piccolo spazio in cui è cresciuta e che è pronta per fare i frutti o che li ha già fatti, cosa che ancora non vogliamo. Quello che vogliamo invece è che una volta nell’orto si fortifichi bene e che poi faccia i pomodori.

Parassiti

Un occhio sempre agli eventuali insettini dannosi che si possono nascondere sulle foglie o sul gambo. E anche se non ce ne sono una volta fatto il trapianto consigliamo un trattamento preventivo, magari a base di olio di neem e zeolite.

In questo video trovate il riassunto di tutto:

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