Fiori commestibili: quali piantare nell’orto
I fiori commestibili non solo sono un’idea per decorare un piatto, per colorarlo, per dargli un tocco particolare, ma possono anche essere degli alleati nell’orto, grazie alle loro proprietà e alla loro capacità di attirare determinati insetti oppure di allontanarne altri.
In generale, non è necessario che un fiore sia commestibile per piantarlo nell’orto: un fiore di per sé, oltre a portare bellezza, è sempre un elemento di biodiversità e in tal senso la sua presenza è positiva. Tuttavia avere dei fiori commestibili nell’orto può essere uno spunto per scoprire nuovi sapori. I fiori edibili sono numerosi, ma noi ne abbiamo selezionati solo alcuni in base a quelle che erano le nostre esigenze nell’orto. Una sola raccomandazione: quando si vuole utilizzare un fiore in cucina, è bene avere la certezza di sapere di che pianta si tratta, per evitare conseguenza spiacevoli se non pericolose!
Il tagete
Il tagete è un fiore che proviene dall’America, in particolare dal Messico, che, nelle sue diverse varietà (attenzione che non tutte sono commestibili), ha i petali che vanno dal giallo all’arancio. Proprio i petali possono essere mangiati, dopo aver rimosso la parte bianca che è amara; li si può mangiare freschi oppure dopo averli fatti essiccare, come se fossero uno spezia. Hanno un sapore agrumato e dolce. Le varietà commestibili sono: tagete petula, tagete lucida, tagere erecta e tagete signata.
Nell’orto il tagete è utile perché allontana gli afidi e i nematodi; quest’ultimi sono degli insetti per per esempio potrebbero far morire l’insalata appena piantata, perché ne mangiano il colletto, facendola così seccare. Predilige le posizioni soleggiate e si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, anche se teme i ristagni idrici. Si pianta tra aprile e maggio.
La calendula
La calendula è una pianta officinale, originaria dell’Egitto, con proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antiossidanti, ma i cui petali, che vanno dal giallo all’arancione, possono essere mangiati freschi o lasciati essiccare. Ha un sapore amarognolo e delicato.
Nell’orto le radici della calendula migliorano la struttura del terreno e poi il fiore attira gli insetti impollinatori. Preferisce le posizioni soleggiate e si adatta ai diversi terreni, anche se devono essere ben drenati. Si pianta ad aprile.
Il girasole
Il girasole è una pianta originaria dell’America, nota per seguire il sole con il bocciolo. Si tratta di una pianta annuale che fiorisce solo in estate. In cucina ne vengono utilizzati i semi, che sono molto nutrienti e ricchi di proprietà nutrizionali. Contengono numerose vitamine, tra cui la A e la B12, ferro, magnesio, selenio, fosforo, zinco, rame.
Nell’orto il girasole è utile perché attira gli insetti impollinatori. I semi si piantano tra marzo e maggio e lo stelo può essere sostenuto con una stecca di legno. Amano, ovviamente, i posti soleggiati e i terreni umidi, ma senza ristagno idrico.
Il nasturzio
Il nasturzio è una pianta annuale, rampicante o strisciante in base all’aspetto che le si vuole dare, che viene dal Sud America, con fiori dai petali gialli o arancio. Se ne possono mangiare sia le foglie sia i petali sia i frutti. Le prime hanno un sapore simile a quello del crescione, mentre i secondi sono leggermente piccanti. I frutti, il cui sapore richiama quello di foglie e petali, sono anche chiamati “finti capperi”.
Nell’orto questa pianta, oltre a migliorare la struttura del terreno con le radici, attira gli insetti impollinatori. Si semina in aprile, in un terreno non troppo fertile, soffice e ben drenato, in una posizione di mezzombra.
Come inserire i fiori nell’orto
Consigliamo di piantare i nostri fiori in testata, rispetto alle prode, in una piccola aiuola e poi di piantarli anche tra ogni ortaggi , sempre raggruppati in piccole aiuole. In caso di piante già pronte, consigliamo di bagnare le radici primi di interrarle, di modo da dare loro una maggiore riserva idrica.
In questo video facciamo un breve riassunto di quanto detto sopra: